Estratto di un racconto, una testimonianza davvero intensa dopo il Weekend Colori e Corpo. Grazie Fulvia.
“…alle 5e30 mi sveglio. Mi appare l’immagine di Popp, poi i fotoni, Einstein (di conseguenza il tuo gatto ribattezzato da me Freud) poi pian piano la lavagna prima bianca, poi con qualche scritta, le frequenze…mi manca ancora la parte piu’ bella:le mie emozioni! Dove sono?Allora chiudo gli occhi. Ma non riesco, non voglio. Devo scrivere. Cosi’ mi alzo. Prendo un quaderno e la prima penna a caso. E’ rossa. Sorrido da sola. Cosi’ rivedo le mie radici, belle grosse, ramificate …mi accorgo di continuare a sorridere…Si ho ritrovato anche le altre, Lisa, Serena e poi tu in quest’ordine.
ECCOLE LE MIE EMOZIONI. Questo volevo. Tutto riappare; la stanza, le seggiole, le candele, e’un susseguirsi di immagini continuo dove io rivivo profumi, suoni, odori, gesti, colori, pensieri ma la penna non tiene il passo. Ripercorro tutto e vi vedo belle. Ho ripreso tutte le mie emozioni e me le voglio godere fino in fondo. Poi nel turbinio mi fermo una frase mi risuona …il mettersi a nudo… bello e sconvolgente.
Rivedo i sorrisi, i pianti, ma ripeto, quello che scrivo e’ niente. Salto tante cose, tanti particolari che pero’ adesso sto rivivendo. Tutto questo per dirti una cosa
“GRAZIE” Lucia. Potrei continuare a scrivere ma basta. Adesso sono le 6e26 del mattino, ovvio, spengo la luce e mi riemoziono con tutte voi ancora per qualche minuto. Grazie ancora