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MEDITAZIONI E VISUALIZZAZIONI A COLORI
La meditazione a colori e la loro visualizzazione dentro se stessi è uno strumento che utilizzo da moltissimo tempo per il lavoro su me stessa.
Consapevole dei benefici che porta alla mia consapevolezza ho iniziato a proporlo anche ai miei pazienti. Osservandoli e raccogliendo i loro feedback, mi sono accorta che la meditazione aveva un effetto positivo anche su di loro.
In particolare ciò che mi ha colpita da subito è stato il fatto che la pratica della meditazione diventava un allenamento alla presenza interiore, all’ascolto e al contatto con se stessi.
Una cosa che ho sempre voluto precisare a chi si avvicina a questa pratica è:
- che la meditazione non porta in altre dimensioni
- la meditazione non risolve tutti i tuoi problemi
- la meditazione spesso non ti calma nemmeno
E’ interessante, infatti, utilizzare il giusto approccio nella pratica meditativa, che è quello dell’ osservazione senza giudizio e dell’assenza di aspettativa.
La nostra mente è portata a giudicare qualsiasi cosa, ij particolare non fa che ripeterci se siamo bravi o meno, se stiamo facendo le cose nel modo giusto, quante volte sbagliamo e perchè non siamo diversi da come siamo
Ecco, meditare significa accogliere con coraggio e apertura di cuore quello che emerge. Anche questo strano chiacchiericcio che, prima di essere modificato, deve essere OSSERVATO.
Se emergono pensieri o emozioni negative accoglili e accettali senza giudizio. Essi sono semplicemente qualcosa che ti sta attraversando. E’ importante che tu permetta alle parti di te che stanno emergendo di venire alla luce, per poterle osservare e, solo in questo modo, lasciarle andare o trasformare.
Un altro aspetto da tenere presente quando mediti è il fastidio fisico. Può succedere, all’inizio soprattutto. E anche in questo caso il favore più grande da fare a te stessa/o è quello di accogliere il fastidio, rimanere presente ad esso se puoi o aggiustare la tua posizione quando diviene insopportabile. Fine, senza dare un giudizio o una opinione alla constatazione pura e semplice che “sto provando fastidio in quel punto lì”
Un’altra idea ingannevole che abbiamo della meditazione è che essa ci aiuti a calmarci o a spegnere la mente. Questo spesso avviene come effetto collaterale e benefico che ha su di noi il fatto di rilassare i muscoli del corpo e di rendere regolare la respirazione.
Però se sei arrabbiata/o non aspettarti che la meditazione faccia sparire la rabbia. Potrebbe accadere come no. Quindi l’obiettivo, in quel caso è osservare la rabbia, sentire come si muove dentro di te e lasciare che scorra, senza reprimerla. Difficile? All’inizio sì, come tutte le cose potenti.
Quindi allontana le aspettative quando ti siedi con gli occhi chiusi e datti la possibilità di osservare e accettare quello che c’è. Nulla di più e nulla di meno.
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