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Perché la Crescita Personale a volte non funziona?

crescita personale funziona

In questo articolo ti spiego perchè la crescita personale a volte funziona e a volte no e perché dovresti provare l’approccio con i colori

Perché investire nella propria crescita personale.

Forse anche tu, come molti, hai la sensazione di vivere una vita al di sotto delle tue possibilità. Non capisci come gli altri possano ottenere risultati nella vita mente tu, nonostante ci provi da anni, nonostante abbia investito tempo ed energia in corsi e formazione ti ritrovi sempre allo stesso punto. Eppure non ti sembrano persone aliene e nemmeno tanto diverse da te.

Sicuramente ti hanno già detto che: otteniamo quello che siamo, la nostra vita è un riflesso di noi stessi, sono io che creo la mia realtà eccetera eccetera eccetera.

Sarai anche stanco o stanca di sentir ripetere queste frasi, vero? Perché nonostante tu le conosca a memoria la strategia efficacie per realizzare un vero cambiamento non l’hai ancora trovata.

Hai provato con le affermazioni tutte le mattine.

Hai sperimentato la tecnica quantistica di ultima generazione.

Hai studiato con lo sciamano e gli incensi dell’India.

Ma sei ancora lì.

Ecco perchè la Crescita Personale, talvolta, non funziona

Purtroppo ci sono delle verità che quando desideriamo tanto il cambiamento facciamo fatica ad accettare:

1- Non esistono scorciatoie.

La tecnica magica non esiste, non esistono salvatori, nemmeno luoghi in cui trasferirsi o gruppi a cui iscriversi. Esiste solo tanto costante lavoro su di sé. Esistono l’esperienza e la voglia di uscire dalle proprie certezze. Esiste accettazione delle positività e delle negatività della vita, senza praticare solamente tecniche di felicità perché il dolore è brutto, cattivo e sbagliato. E ci vuole tempo, tempo e ancora tempo.

2- E’ fondamentale partire dalla conoscenza di se stessi e dall’osservazione.

Immagina che la tua automobile cominci una mattina a funzionare in modo strano, a fare delle cose che non ti piacciono, come andare nella direzione opposta a quella che vuoi tu o a spegnersi quando non dovrebbe. Non hai a disposizione meccanici o tecnici e non puoi in nessun modo cambiare mezzo. Eppure devi apportare necessariamente delle modifiche alla situazione. Ecco il desiderio di cambiare l’efficienza della tua macchina da solo non basta e non ti basterà nemmeno procurarti gli attrezzi giusti se prima… non impari benissimo come funziona la macchina!

Non possiamo cambiare nulla se non sappiamo come funziona una cosa e se non ci soffermiamo abbastanza a lungo ad osservarla.

Eppure siamo così presi a guardare le altre automobili, a desiderare ciò che non abbiamo e ciò che non siamo che ci dimentichiamo di fermarci per osservare realmente come siamo noi. Prima di poter cambiare veramente.

3- L’evoluzione personale non è un percorso lineare.

E’ il motivo per cui a volte abbiamo l’impressione di fare tanto ma di ottenere poco, poi magari quando meno ce l’aspettiamo ci rendiamo conto che qualcosa è cambiato in noi e di conseguenza anche tutto intorno a noi. La nostra trasformazione avviene per salti, i nostri miglioramenti si sommano silenziosi ma i risultati spesso si vedono solo nel momento in cui abbiamo sommato abbastanza.

Per questo è fondamentale non scoraggiarsi se i risultati non arrivano o se ci sembra di non essere riusciti a combinare niente. Dobbiamo tenere a mente che stiamo piano piano sommando piccoli pezzi di percorso, come se stessimo costruendo un piolo alla volta la scala che ci permetterà di raggiungere il livello successivo. Fino a che non l’abbiamo raggiunto non ci rendiamo conto del lavoro che stiamo facendo.

Dobbiamo continuare a costruire la nostra scala, con fiducia e con pazienza.

3- Le pratiche più semplici sono le più efficaci.

Mi riallaccio al punto precedente. Non serve a niente cercare pratiche complesse, medicina quantica integrata, macchinari per il risveglio della coscienza, movimenti interstellari se non sappiamo neanche dove stiamo appoggiando i piedi e non siamo abbastanza presenti in noi da accorgerci delle parole che utilizziamo quando ci scontriamo con qualcuno! Quindi semplicità.

Ecco, parti da qui.

Perché la crescita personale a colori.

Sono sempre stata la persona che ti ho descritto all’inizio di questo articolo: in costante ricerca di qualcosa di meglio, desiderosa del cambiamento, sempre pronta ad iniziare un nuovo corso, una nuova formazione, un nuovo percorso. In fuga costante dal momento presente.

E in conclusione, molto confusa.

Talvolta lo sono ancora. Ed è più comune di quello che pensi! Siamo circondati da teorie e tecniche di ogni sorta e una volta che iniziamo, veniamo inglobati in un  nuovo vortice e tra una promessa di chiarezza ed un’altra ci troviamo ancora sempre e solo con lei: la confusione.

Ora, certamente quello che ho appena detto si rigirerà contro di me, perchè sembra che ti stia proponendo l’ennesima tecnica.

Forse è così, ma in ogni caso ti chiedo di seguirmi fino in fondo.

I colori mi hanno aiutata a fare tantissima chiarezza dentro di me.

La teoria è molto semplice: i colori li conosci già, non devi imparare niente e quelli che ci servono sono 7.

ROSSO, ARANCIONE, GIALLO, VERDE, BLU, INDACO E VIOLA

Ad ognuno di questi colori corrisponde una parte del nostro essere e la prossima settimana ti spiegherò nel dettaglio quali sono i loro significati (intanto puoi spulciare in giro per il mio sito, magari scaricando la guida o il Test dei Colori dalle Risorse gratuite).

Per il momento ecco una prima classificazione:

Colori caldi: apparati fisici

Colori verdi: apparati spirituali

Verde: il riequilibratore.

Questi sette elementi costituiscono il nostro essere in quella che definiamo GEOMETRIA DEL COLORE, una struttura in costante ricerca del proprio equilibrio e nella quale il cuore ha un ruolo centrale, e i due triangoli (fisico e spirituale) posseggono la stessa dignità e lo stesso valore evolutivo.

Non esiste, in questo approccio, negare l’importanza del corpo a favore dello spirito. Ho visto così tante persone perse nelle filosofie spirituali ma incapaci di concretizzare un qualsiasi progetto nel proprio quotidiano. Così come esistono tante persone immerse nella materia incapaci di percepire un senso evolutivo per il proprio fare.

Sopra e sotto hanno lo stesso valore e quando giungiamo alla prospettiva del cuore, tutto questo appare chiaro, così come cadono alcune convinzioni su giusto o sbagliato, positivo o negativo, dentro o fuori.

Come fare tutto questo?

Si parte da un concetto e una pratica segretissima. Tramandata solo nelle sfere più alte del misticismo mondiale. Concessa solo a pochi e io ve la svelerò!

Ovviamente sto scherzando, come dicevo prima non esiste alcun segreto.

Il lavoro è soltanto uno: auto-osservazione.

Si parte da sé stessi e ci si osserva, in tutti quegli aspetti che ho elencato sopra associati ai vari colori. Ci si scopre, ci si conosce, si inizia a capire che cosa sta realmente inceppando il nostro quotidiano, ci si distacca da alcune parti e se ne incontrano delle altre.

Tutto avviene semplicemente osservando se stessi dentro quelle macro categorie così facilmente memorizzabili e così chiare che finalmente possiamo trovare un po’ di ordine.

Si tratta solo di questo: osservare se stessi.

Non ti ho convinto?

Scrivimi come la pensi nei commenti o iscriviti alla newsletter scaricando una delle mie risorse gratuite perchè ne parleremo ancora! 

 

Lucia Primo
Lucia Primo
Sono una fisioterapista per il corpo e l'anima. Ti accompagno alla consapevolezza del tuo corpo attraverso l'ascolto la meditazione e il meraviglioso mondo del colore.

4 Comments

  1. Caterina Ferruzzi ha detto:

    Pienamente d’accordo. La crescita personale ha bisogno di un esercizio costante e fiducia nel cammino intrapreso. I risultati arrivano! Serve pazienza e anche questa è una dote che va coltivata soprattutto da chi ne ha poca!

  2. Lucia Primo ha detto:

    Sono pienamente d’accordo con la tua riflessione, Caterina!
    Grazie

  3. Fabio ha detto:

    Lei su un altro link ha parlato di colori
    io ora sto studiando la ricapitolazione di castaneda da anni
    con fallimenti e piccole vittorie, è una tecnica che richiede disciplina
    ma il fatto è che queste vittorie erano sbagliate perchè partivo col piede deviato dallo scopo principale
    la ricapitolazione non serve per i desideri ma per riprendere energia dalle esperienze e poi semmai aggiungere il sognare e seguire dei sogni o desideri infatti la tensegrità di castaneda si basa su ricapitolazione, passi magici e sognare
    però torno al dunque
    la ricapitolazione base si fa proprio con i colori come ha detto lei nell’altro link sui colori
    ma aggiungo anche i movimenti e i suoni
    quando vado a impostare una scena ricordo i movimenti che ho fatto, i colori e i suoni degli uccellini se ci sono stati eccetera
    siccome sono un po’ lontano a capire certe cose ci metto del tempo
    dopo questo link sui colori credo di aver compreso qualcosa
    già mi sto sbloccando in pochi secondi di pratica
    quindi la rigrazio
    quando avrò finito le ricapitolazioni base proseguirò con quelle avanzate quindi con il respiro spazzante e l’intento di andare in altri mondi per esplorare gli inorganici

    la ricapitolazione è una tecnica che provoca veramente grandi cambiamenti

    ripeto dopo questo sito che mi sono imbattuto casualmente posso dire di essere contento 🙂

    • Lucia Primo ha detto:

      Ciao Fabio, ti ringrazio, sono molto contenta che il mio lavoro di studio, ricerca, ascolto ti sia stato utile. Aggiornami se ti fa piacere, sui tuoi prossimi passi 🙂
      Lucia

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